Gasterosteus aculeatus Linnaeus, 1758

(zipcodezoo.com)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Gasterosteiformes Gill, 1872
Famiglia: Gasterosteidae Bonaparte, 1832
Genere: Gasterosteus Linnaeus, 1758
Italiano: Spinarello
English: Alaskan Stickleback, Stickleback, Three-spined Stickleback
Français: Epinoche à trois épines
Deutsch: Dreistacheliger Stichling
Español: Espinoso
Descrizione
Presenta capo grande con bocca terminale leggermente rivolta verso l'alto, occhi grandi, pinna caudale a forma di ventaglio con peduncolo caudale sottile, tre spine acuminate sul dorso davanti alla pinna dorsale, un'armatura dermica composta di piastre ossee sui fianchi (carattere che puo' anche mancare). Il colore è brunastro sul dorso ed argentato con macchioline scure sui fianchi. La livrea nuziale del maschio è inoltre caratterizzata da gola e ventre rosso fuoco e occhi azzurro vivo. È prevalentemente carnivoro e si nutre soprattutto di larve di insetto, molluschi e crostacei. Il comportamento riproduttivo di questa specie è studiato da secoli. Il maschio prepara un nido sul fondo con erbe acquatiche quindi invita la femmina ad entrarvi con un'apposita danza rituale ed introduce ripetutamente il capo nella apertura del nido. La femmina sceglie il compagno in base a stimoli visivi, dovuti alla livrea rossa del maschio che è agevolato se possiede un colore sgargiante; inoltre incidono anche le dimensioni, e quindi la maggiore taglia del maschio garantisce un maggiore successo nel corteggiamento, ed infine è importante anche il luogo di nidificazione. Una volta che la femmina, stimolata dal maschio, ha deposto le uova la scaccia e feconda le stesse quindi monta la guardia al nido fino alla loro schiusa e fino a che gli avannotti non sono pronti ad uscire e va alla ricerca di nuove partner. I maschi si prendono cura dei piccoli per un periodo di circa due settimane. Però i comportamenti riproduttivi sono molto complessi, basti pensare al tentativo dei maschi di ingannare i loro simili, fecondando le uova deposte nel nido realizzato da altri, e per fare questo utilizzano una sorta di metamorfosi che cambia il loro colore e li trasforma esteriormente in apparenti femmine; inoltre bisogna rammentare il cannibalismo delle femmine che si nutrono delle uova delle loro simili.
Diffusione
Ha una diffusione assai vasta, che parte dai Pirenei per arrivare alle coste siberiane dell'Oceano Pacifico. In Europa è presente nei fiumi tributari del Mare del Nord, del Mar Baltico, del Mar Nero, dell'Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo occidentale. In alcuni mari a modesta salinità (come il Baltico ed il mar Nero) questa specie si ritrova anche in acque marine dove assume abitudini anadrome. Questa specie predilige acque a corrente debole o debolissima, limpide e ricche di piante acquatiche.
Sinonimi
= Gasterosteus aculeatus ssp. williamsoni Girard, 1854 = Gasterosteus argyropomus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus biaculeatus Mitchill, 1815 = Gasterosteus bispinosus Walbaum, 1792 = Gasterosteus brachycentrus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus cataphractus Pallas, 1814 = Gasterosteus cuvieri Girard in Storer, 1850 = Gasterosteus gymnurus Cuvier, 1829 = Gasterosteus islandicus Sauvage, 1874 = Gasterosteus leiurus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus noveboracensis Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus obolarius Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus ponticus Nordmann, 1840 = Gasterosteus semiarmatus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus semiloricatus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus spinulosus Yarrell, 1835 = Gasterosteus teraculeatus Lacepède, 1801 = Gasterosteus tetracanthus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Gasterosteus trachurus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1829 = Leiurus aculeatus Linnaeus, 1758.
Bibliografia
–Fritz Roth: Über den Bau und die Entwicklung des Hautpanzers von Gasterosteus aculeatus (= Anatomischer Anzeiger), Jena 1919, (Dissertation Universität Jena 1919, 24 Seiten).
–Hans-Joachim Paepke: Die Stichlinge. Gasterosteidae. Westarp-Wissenschaften, Magdeburg 1996.
–Günther Sterba: Süßwasserfische der Welt. Weltbild, Augsburg 1998.
–Kurt Deckert: Fische, Lurche, Kriechtiere (= Urania Tierreich. Band 4). Urania, Leipzig 1991.
–Richard Muckle: Der Dreistachlige Stichling (Gasterosteus aculeatus L.) im Bodensee. In: Schriften des Vereins für Geschichte des Bodensees und seiner Umgebung, 90. Jg. 1972, S. 249-258.
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Stato: Japan |
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Data: 07/02/1994
Emissione: Ittiofauna Stato: Faroe Islands |
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Data: 22/02/2013
Emissione: Fauna Stato: United Kingdom |
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Data: 08/09/1990
Emissione: Ittiofauna Stato: Belgium |
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Data: 20/07/2016
Emissione: Fauna artica - Ittiofauna delel acque dolci Stato: St. Thomas and Prince Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 17/04/2019
Emissione: Fauna selvatica nelle zone umide bielorusse Stato: Belarus Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi e in un foglietto di 6 v. uguali |
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